Le voci sul legame di Taylor Swift con la stregoneria e il satanismo non sembrano destinate a svanire.

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La talentuosa artista pop Taylor Swift ha una risposta pronta per coloro che la criticano, come canta nel suo celebre successo “Shake It Off”: “E gli odiatori odieranno, odieranno, odieranno, odieranno, odieranno”.

Ne avevamo gia parlato precedentemente in questo articolo, ma pare che con l’uscita del nuovo album le voci su questa teoria cospirativa si siano intensificate.

Swift, una presenza costante nell’ambiente musicale internazionale, è abituata agli haters, soprattutto sui social media, dove ogni settimana si diffondono voci su di lei, inclusa l’accusa di promuovere apertamente la stregoneria e il satanismo durante i suoi concerti. Questo fenomeno potrebbe essere considerato una conseguenza della sua fama, soprattutto nell’era dei social media.

Secondo Ronn Torossian, presidente e fondatore della società di pubbliche relazioni 5WPR con sede a New York, “Quando una persona raggiunge un successo globale, attira inevitabilmente attenzioni e critiche. Taylor Swift ha avuto successo in molti ambiti della sua vita, e alcune persone trovano difficile credere che sia solo il risultato del suo talento e del suo impegno”.

I social media amplificano le critiche

I post sui social media in cui Swift viene accusata di promuovere il satanismo o la stregoneria diventano rapidamente virali, ma spesso le prove vengono selezionate in modo selettivo.

Secondo Nina Vargas, celebre stratega aziendale, stilista e creatrice online, “Le voci si diffondono perché alcune persone sui social media hanno la capacità investigativa di una patata e l’immaginazione di uno sceneggiatore sotto effetto di caffeina. I social media sono terreno fertile per teorie selvagge, e le persone sono disposte a fare qualsiasi cosa per ottenere clic”.

Le teorie includono anche l’interpretazione delle immagini del serpente presenti nell’album “Reputation” come legate alla stregoneria e alle arti oscure.

“Ogni dettaglio, dalla scelta del guardaroba ai testi delle canzoni, viene esaminato come se Taylor nascondesse il manuale del diavolo nella custodia della chitarra”, ha aggiunto Vargas. “Spesso si dimentica che dietro ogni aspetto del suo lavoro ci sono un direttore di produzione, un direttore creativo, uno stilista e molte altre persone che influenzano le scelte creative per renderle emozionanti e innovative”.

Vargas ha anche citato il video ormai famoso “Look What You Made Me Do”, caratterizzato da un’atmosfera oscura e quasi gotica. “Non si tratta di un rituale del pentagramma. Quando canta ‘Ho una lista di nomi, e il tuo è sottolineato in rosso’, può sembrare minaccioso, ma è semplicemente una catarsi pop, non un incantesimo”.

Il fenomeno Baader-Meinhof e la viralità dei contenuti negativi

Secondo Katya Varbanova, esperta di marketing virale e pubbliche relazioni, i social media amplificano e diffondono le voci negative su Swift. “Senza i social media, le critiche verso Taylor Swift sarebbero probabilmente meno diffuse”, ha affermato. “I social media amplificano le voci, trasformando piccole speculazioni in argomenti di tendenza. Le persone si lanciano su queste voci perché diventano tendenza. In passato, queste teorie sarebbero state limitate alle riviste per fan e ai pettegolezzi comuni, ma oggi raggiungono una viralità globale”.

Questo è il motivo per cui le voci sulla stregoneria e sul satanismo non scompaiono dai social media, dove alcuni sostengono di vedere prove evidenti a supporto delle loro teorie. Questo accoppiamento di prove selezionate e antipatie preesistenti fa sì che coloro che già nutrono sentimenti negativi verso Swift continuino a credere a queste voci.

“Il fenomeno Baader-Meinhof, noto anche come illusione della frequenza, gioca un ruolo significativo in questo contesto”, ha spiegato Varbanova. “Una volta che qualcosa cattura la tua attenzione, sembra che lo incontri ovunque, e quindi tendi a crederci di più”. Secondo Varbanova, i social media rendono credibili queste voci non per la piattaforma in sé, ma per la viralità del contenuto e delle persone che lo diffondono.

Uno studio dell’Università di Cambridge ha confermato che i social media amplificano i contenuti negativi due volte più dei contenuti positivi.

“Contenuti negativi sono più stimolanti e hanno maggiori probabilità di indurre le persone a commentare”, ha suggerito Vargas. “Più commenti riceve un contenuto, più la piattaforma lo promuove nell’algoritmo, facendolo diventare virale”.

Taylor Swift sembra per ora ignorare ampiamente la controversia sui social media, concentrandosi sulla sua musica e sulle sue performance. Secondo Torossian, “Non c’è motivo per cui Taylor dovrebbe preoccuparsi dei commenti sui social media. Ha una squadra di professionisti che monitora la situazione e le fornirà feedback se necessario, elaborando una risposta ponderata”.

In conclusione, mentre le voci sulla presunta associazione di Taylor Swift con la stregoneria e il satanismo continuano a circolare sui social media, la cantante sembra concentrarsi sulla sua musica e sulla sua carriera, ignorando le critiche infondate.