I Tarocchi di Leonora Carrington

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Magici, Strani, Meravigliosi…

Molti amanti dell’arte hanno sentito risvegliarsi le loro anime occultiste contemplando le opere surreali di Leonora Carrington. Più figurativa rispetto a Hilma af Klint, leggermente meno surreale di Remedios Varo, Carrington è una delle signore oscure delle arti visive, la cui opera è stata acclamata come rivoluzionaria e profondamente originale, nonché apertamente femminista. Nata in Gran Bretagna, trascorse del tempo tra la comunità artistica di New York nei primi anni ’40, ma Carrington visse e lavorò principalmente in Messico, diventando una strenua sostenitrice dei diritti delle donne negli anni ’70.

Il The Guardian ha presentato una piccola selezione dei suoi dipinti del tarocco, esposti a Città del Messico nel 2018, ora disponibili in un libro edito da Fulgur Books. Le immagini sono sorprendenti, belle e talvolta un po’ disturbanti. La Stella, ad esempio, ha uno sfondo marrone pallido, simile a un gesso invecchiato, e un cielo pieno di grandi pentagrammi blu, con una figura femminile bianca e nuda che versa acqua da due brocche, i suoi capelli blu a punta, gli occhi larghi ma sereni, assistita da un ibis bianco con la testa nera. La Torre presenta due figure gessose bianche cadute da una torre di pietra rossa in fiamme contro un cielo nero; il sole e le stelle sono anch’essi rossi. Ma aspetta; quella figura sta cadendo, o sta scivolando giù elegantemente, sensuale, lungo la parete esterna della torre?

Da questo editore è disponibile anche un mazzo di tarocchi parziale con le immagini di Carrington, composto da 22 carte degli Arcani Maggiori e un libretto redatto dalla studiosa di tarocchi Rachel Pollack.

L’interesse per Carrington sta crescendo, forse a causa, in parte, dell’entusiasmo suscitato dall’esposizione della grande pittura astratta di Hilma af Klint al museo Guggenheim di New York. Un affascinante documentario sulla sua vita e arte, Beyond the Visible, è stato pubblicato l’anno scorso; in esso, gli storici dell’arte avanzano l’argomento che Hilma af Klint è stata, di fatto, la prima pittrice astratta.

Una volta considerato appannaggio degli artisti maschi, è diventato evidente che molte pittrici erano investite e coinvolte nel Surrealismo, e il loro lavoro sta venendo riscoperto in questi ultimi anni. Un’altra pittrice surrealista e autrice britannica il cui lavoro incarna anche temi occulti, e che è stata recentemente riscoperta, è Ithell Colquhoun, oggetto di una nuova biografia della studiosa di occultismo Amy Hale.

Ma più in generale, questi artisti sono chiaramente profondamente coinvolti nel simbolismo occulto e nell’immaginario magico. Mi colpisce che l’esplosione di interesse per loro in questi giorni sia una testimonianza della nostra fame culturale per l’arte delle donne che esprime il numinoso, il misterioso, il magico e le profondità dell’esperienza, della conoscenza e della ricerca umana.