Negli angoli meno noti del mondo, perdura una triste realtà: le accuse di stregoneria non sono un retaggio del passato, ma affliggono ancora molte comunità, specialmente in Africa. Le donne sono spesso le vittime principali di questa antica credenza, subendo punizioni terribili.
In particolare, in Ghana, questa credenza ha radici profonde nella cultura, risalendo a secoli fa. La ricercatrice di Amnesty International per l’Africa occidentale, Michèle Eken, spiega che le donne anziane sono le più vulnerabili a essere accusate di stregoneria. Le accuse possono scaturire da un vicino o essere motivate da interessi personali come debiti non pagati o desideri di acquisire proprietà.
Le conseguenze di queste accuse sono spesso gravi, con gli accusati che vengono talvolta maltrattati, arrivando perfino alla morte.
In Ghana, esistono centinaia di “campi delle streghe”, che sono rifugi per coloro che sono sopravvissuti a queste accuse. Questi campi sono destinati a coloro che temono per la propria vita o che sono stati esiliati dalla comunità a seguito di un’accusa di stregoneria.
Leo Igwe, attivista anti-stregoneria della Humanist Global Charity, ha visitato più volte questi campi, descrivendo le condizioni come deplorevoli. Mancano servizi essenziali come elettricità e alloggi adeguati, e molte delle vittime sono donne anziane che non sono in grado di lavorare.
Le donne dipendono dalla carità dei parenti o delle organizzazioni benefiche, ma spesso vengono abbandonate e lasciate a se stesse. Questa situazione porta molte di loro a morire di fame, malattie e mancanza di cure adeguate.
Organizzazioni benefiche come l’Humanist Global Charity cercano di fornire supporto, insegnando competenze di base come l’igiene e la conoscenza delle malattie comuni come la malaria e l’HIV.
Baako Alhassan, coordinatore dei progetti per l’Humanist Global Charity nella regione settentrionale del Ghana, ha spiegato che molte accuse di stregoneria sono il risultato della mancanza di conoscenze scientifiche di base nella comunità. Alcune morti vengono erroneamente attribuite a forze sovrannaturali, mentre potrebbero avere cause naturali.
Le accuse di stregoneria sono un problema complesso che coinvolge dimensioni sanitarie, economiche, politiche, sociali e di genere. Le narrazioni sulla stregoneria spesso forniscono una spiegazione a eventi o situazioni difficili da interpretare.
Per affrontare questo problema a livello globale, è fondamentale promuovere l’educazione sanitaria. Tuttavia, Igwe sottolinea che l’indifferenza del mondo occidentale deriva dal fatto che queste accuse colpiscono principalmente comunità non occidentali. Riconoscere l’urgenza di porre fine a questa persecuzione dovrebbe essere una priorità per tutti.
Le caccie alle streghe sponsorizzate dallo stato, come quella che ha avuto luogo nel Gambia durante il regime di Yahya Jammeh, sono esempi estremi di come questa credenza possa essere istituzionalizzata. Migliaia di persone sono state arrestate e torturate, con almeno due morti. Anche se questo regime è terminato nel 2017, il problema persiste in altre forme e in altre parti del continente africano.
“L’accusa di stregoneria è un fenomeno selvaggio e distruttivo. Il mondo deve affrontare la persecuzione delle streghe in Africa con l’urgenza che merita. Tutte le forze devono essere al lavoro per far sì che la caccia alle streghe in Africa faccia parte della storia entro il 2030.”
Pertanto, porre fine a queste persecuzioni richiede un impegno globale e un cambiamento radicale nelle credenze e nelle pratiche di queste comunità.