I Residenti di un quartiere in Nicaragua terrorizzati dalla ‘Strega Scimmia’ entità del Folklore locale.

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Gli abitanti di un quartiere in Nicaragua affermano di essere tormentati da un noto essere soprannaturale conosciuto come la Mona Bruja o ‘Strega Scimmia’. Secondo un rapporto di un media locale, questo strano caso si sta svolgendo in un’area della città di Diriamba. La leggenda, diffusa nei paesi latinoamericani, in particolare in Nicaragua, narra di una strega che si trasforma in una piccola scimmia dagli occhi rossi con un urlo debilitante e una predilezione per correre sui tetti. Recentemente, le persone che vivono nel quartiere Roberto Clemente di Diriamba hanno iniziato a sospettare che questa figura folcloristica si sia stabilita nella loro comunità.

Un residente spaventato, che ha scelto di non rivelare il proprio volto durante un’intervista con una stazione televisiva che riportava l’accaduto, ha raccontato di aver sentito la Mona Bruja battere sulla parete della sua casa prima di correre improvvisamente sul tetto. “È paranormale”, ha commentato meravigliato, affermando di averla intravista mentre fuggiva. Il testimone ha inoltre indicato che i residenti del quartiere hanno tentato di catturare l’inquietante intruso, ma hanno lamentato che la Mona Bruja sembra essere consapevole dei loro piani e si rifiuta di manifestarsi “quando qualcuno la sta aspettando”.

Per chi pensa che il caso di Diriamba sia un incidente isolato, una presunta incursione simile della ‘Strega Scimmia’ è stata segnalata in Nicaragua nel 2021, quando gli abitanti della città di Granada erano certi che l’entità fosse tra di loro a causa di grossi sassi che venivano misteriosamente lanciati sui tetti delle loro case. Come in questo evento più recente, i testimoni hanno affermato di aver incontrato la Mona Bruja, provocando un’isteria generale nella comunità e la formazione di una squadra per fermare i misfatti magici. Tuttavia, quando la ‘strega’ fu finalmente catturata, si rivelò essere semplicemente un giovane che causava problemi, il che si spera possa essere il caso anche a Diriamba.